Felicità di conoscere e desiderio di esistere! questa è l'arma vincente contro una vita sacrificata e sofferta, contro una vita decisa da altri e vincolata all'apatia.. questa è la pillola magica che apre gli occhi e fa largo a una nuova vita.. una vita autonoma e indipendente! "una vita del dopo di noi".


Con umiltà e professionalità, cerchiamo di darVi degli spunti, delle chiavi di lettura per essere all'altezza del grande compito che la vita vi chiede ogni giorno. Seguiti quotidianalmente dal Professor Nicola Cuomo e il suo staf, all'avanguardia nella Pedagogia Speciale, cercheremo di rispondere alle vostre domande.



Ci auguriamo che il blog sia di vostro gradimento e aiuto, e vi invitiamo a partecipare attivamente alle nostre discussioni.




Risponderemo a problemi di qualsiasi natura, legate alla disabilità, a casa, a scuola, per strada, nella vita. Se sei un genitore, un familiare, un'insegnante, un'amico, una persona che vive a contatto con la disabilità e hai una questione da porci, quì sentititi libero di farlo. Ci sentiremmo onorati nel dare una mano.

sabato 27 novembre 2010

Un'apprendimento fondato sull'ESSERE e non sull'APPARIRE!

 

Ivan Graziani - Pigro (1978)






Tu sai citare i classici a memoria
ma non distingui
il ramo da una foglia il ramo da una foglia Pigro!

Una mente fertile dici è alla base
ma la tua scienza
ha creato l'ignoranza ha creato l'ignoranza Pigro!

E poi le parolacce che ti lasci scappare
che servono a condire il tuo discorso d'autore
come bava di lumache stanno lì a dimostrare ch'è vero
è vero non si può migliorare
col tuo schifo di educazione
col tuo schifo di educazione
Pigro!

La capra per il latte la donna per le voglie
ma non ti accorgi
della noia che ha tua moglie
della noia che ha tua moglie
Pigro!


Tu castighi i figli in maniera esemplare
poi dici siamo liberi
nessuno deve giudicare nessuno deve giudicare
Pigro!

E poi le parolacce che ti lasci scappare
che servono a condire il tuo discorso d'autore
come bava di lumache stanno lì a dimostrare ch'è vero
è vero non si può migliorare
col tuo schifo di educazione
col tuo schifo di educazione
Pigro!



Abbiamo voluto cominciare il nostro blog con la canzone "Pigro" di Ivan Graziani, perchè troppo spesso a scuola (talvolta anche tra le mura domestiche) ci si comporta con i bambini da "Pigri", da persone come ci descrive il grande autore anticonformista.
Spesso sembra che si insegni ai bambini ad APPARIRE intelligenti e non a ESSERE intelligenti! Insegnare a leggere e scrivere, dire "grazie, prego, per favore", a sapere a memoria filastrocche e poesie, e imparare date, nomi e concetti a memoria.
Un apprendimento portato avanti con questa metodologia non può portare a uno sviluppo cognitivo del bambino; i bambini devono CAPIRE, devono ESPLORARE, devono dare UN SENSO e devono fare propri gli spazi in cui vivono. A cosa serve imparare tutto a memoria, se non ad apparire?

Ma la cultura, la lettura, la scrittura, ecc sono essenziali, e NON sono fenomeni che nascono nel bambino naturalmente, bisogna fare in modo che l'apprendimento sia organizzato in modo da portare uno sviluppo mentale. Per fare in modo che questo avvenga bisogna suscitare curiosità di apprendere, un'emozione di conoscere, così saranno portati a prestare grande attenzione. Ma come suscitare questi sentimenti?
Nella stesura di questo blog vi daremo qualche consiglio, per genitori e insegnanti, ovviamente da adattare al contesto e alla situazione (non esistono ricette!); in via preliminare, come ben potete immaginare, bisogna parlargli di qualche cosa che a loro interessa realmente, che trovino in ciò un'utilità e giovamento, e che sia un apprendimento non "calato dall'alto", ma costruito insieme.

Prendiamo ad esempio l'introduzione del concetto di numero: si potrebbe iniziare col far notare quanto siano importanti i numeri nella vita di tutti i giorni, e chiedere ai bambini di notare i luoghi e situazioni nei quali questi vengono usati (es. orologio, prezzi del supermercato, giorni del mese, ricette, bilancia, televisione, ecc) e partendo dalle loro informazioni, dalle loro conoscenze, arrivare a una definizione di numero condivisa da tutti (e non "calata dall'alto"!) e cercare di capire insieme la la loro funzionalità e utilità. Sicuramente conta molto anche la prossemica ovvero il tono di voce, l'aspettativa e la curiosità che userete per parlare di questo concetto.


Un insegnamento di tipo passivo porta a conformismo, accondiscendenza e assenza di desiderio di sperimentare, di rischiare, di produrre cambiamento. Pensandoci, è quello che si rimprovera tanto di non avere ai giovani d'oggi.

Nessun commento:

Posta un commento